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VIVERE A COLORI (come scoprire la tua missione)

by Anabella 11 Settembre 2017

Nell’estate del 2008, c’è stato un giorno speciale, che ha dato  inizio ha qualcosa che avrebbe cambiato la mia vita anche se in quel momento non potevo saperlo…Vorrei portarvi con me…per farvi vivere quel momento, e farvi provare le mie sensazioni….siete pronte?

Tramonto a Ponza, una luce meravigliosa che dipingeva tutto d’ora e rosa, seduta nel pozzetto con Tomy e i suoi 3 anni che dormivano dopo una bellissima giornata di mare. Quel momento dove senti che la vita ti sta regalando qualcosa di magico. Consapevolezza. Gratitudine. Il mio amore di fronte a me e una conversazione con gli amici del cuore. Si parlava di tutto, dei viaggi, dei sogni, del essere diventati genitori, dei cambiamenti della vita, ma nello steso tempo della voglia di vivere e di ancora continuare a sognare,  viaggiare, creare. Al’improvviso  Luca mi parla di un libro conosciuto a New York, di un percorso da fare che mi ha incuriosito molto, un percorso per scoprire  la propria creatività, perché tutti siamo creativi  affermava con convinzione. Quest’ultime parole mi sono arrivati al cuore, avevo avuto sempre a che fare con numeri, formule e libri, non pensavo che potevo essere veramente creativa.

SERENDIPITY

Qualche mese dopo ero a Buenos Aires, camminando nella mia città con una felicità infinita nell’anima. Non mi importava  niente delle 14 ore di viaggio quasi senza dormire per aver  lasciato il mio posto a Tomy,  (per fargli un specie di letto), neanche  del fuso orario, ne dello sbalzo termico. Avevo lasciato Roma con 3 gradi, a Baires c’erano quasi 30.   Ero nella mia città del cuore, da sola, mentre Tomy giocava con la Abuela (La nonna)  tutto questo non mi sembrava vero:  Avere del tempo per me è stare nella mi città. Così ho iniziato un percorso senza  meta, per strade principali e piccoli vicoli del centro. Per pranzo ho decido di fermarmi nella  mia libreria preferita, ha tre piani, e nel’ultimo si può mangiare con una vista bellissima sulla città. Dopo pochi passi dall’ingresso, una isola imponente con il lancio del libro di Giulia Cameron “El Camino del Artista” (La via dell’Artista).  Senza pensare due volte, lo ho acquistato, sentivo che era uno di quegli incontri fortunati e speciali, era il libro del quale mi aveva parlato Luca in quel tramonto magico a Ponza. Sentivo che la vita, mi stava dando un segnale chiaro, era arrivato il momento di dare spazio alla creatività nella mia vita. 

Il libro è un percorso   di 12 settimane,  un programma pieno di esercizi, frasi, storie vere,  ma sopratutto  è un percorso vero e autobiografico che ha realizzato Giulia Cameron in un momento della sua vita. Ho iniziato varie volte il mio libro, non lo ho mai finito. Una volta sono arrivata alla quarta settimana, una volta alla sesta, il massimo è stato la nona settimana. La mia scusa, che avevo Tomy piccolo, che la mia vita in quel periodo era: qualche mese a Buenos Aires, due mesi in Brasile e il resto nella mia casa in Italia. Una vita: Meravigliosa, ma anche stancante e sopratutto senza una routine.

Anche senza averlo finito,  c’è qualcosa di speciale che mi ha regalato questo libro, durante le mie pagine del mattino, ho iniziato a recuperare i miei ricordi di infanzia. La mia Mamma aveva vissuto alcuni anni a Parigi, e aveva una enciclopedia bellissima tipo Marie Claire Idees che guardavo incantata per ore quando avevo 5 anni. Era piena di colore e di creazione di tutti tipi:  dal macramè al crochet, dal punto croce alla carta pesta, passando per il patchwork e i gioielli di carta,  tutto con quel gusto inconfondibile francese.   Nel miei ricordi sono affiorati la mia collezione di stadler nella scatola di legno arrivata  direttamente dalla Germania, (tutto un lusso per l’Argentina che aveva le porte chiuse all’importazione)  La prima volta che sono andata a comprare i fili per il punto croce e sono rimasta incantata  dalla quantità di colori dietro la vetrina della merceria. E cosi ho iniziato a vedere nella mia infanzia, colori, colori colori:  i tessuti della mia mamma, la scatola con tutti fili ordinate per colore, la sua collezione di carta francese, i cuscini meravigliosi fatti  da lei, i miei vestiti di compleanno tutti fatti a mano….. e cosi un giorno al improvviso di getto  ho scritto nelle pagine del mattino …..VOGLIO UNA VITA PIENA DI COLORE….E COSI TUTTO E’ INIZIATO, se volete sapere di più potete leggere qui  ( Raccontarmi) e  qui ( La storia di MY WASHI TAPE)

Non so perché non ho mai finito il mio libro, forse non ha importanza o forse si, e sono ancora da qualche modo un’artista bloccata  come dice Giulia Cameron….forse non sono riuscita ad andare fino in fondo. Forse devo ancora fare qualche passo.

Quello che, si volevo condividere: Una certezza, una consapevolezza di questi ultimo tempi:  Non possiamo iniziare niente, se prima non ci mettiamo veramente in discussione, se non lavoriamo su di noi, se no facciamo un percorso serio e profondo.

Mi è piaciuto tantissimo realizzare il workshop con Rita My Selfie Cottage,    imparare e capire come funziona Instagram oggi. E’ stata una domenica speciale di condivisone, di concetti chiari, ma sopratutto Rita mi ha aiutato a guardare tutto di una nuova prospettiva Sempre alla base,  scoprire la nostra missione; e per scoprire la nostra missione dobbiamo lavorare su di noi, si inizia sempre da lì

Non ha senso studiare tanto, se non lasciamo un po di spazio per arricchire il nostro io più profondo!  Ho capito che volevo una VITA PIENA DI COLORI E DI GIOIA….lo ho urlato forte alla vita….e la vita e  Dio  dopo hanno fatto il resto. Ho iniziato un cammino,  che aldilà  dei   numeri  e tutto il resto,  è meraviglioso e sento che sono solo al inizio.

Ma non si  può  MAI  partire  lasciando da parte quello che sei, quello che hai,  e guardando solo  gli altri. Si parte prima guardandosi dentro,  profondamente,  facendo un  inventario  di quello che abbiamo noi,  dei nostri doni, avendo chiaro anche di cosa abbiamo bisogno,  e da lì si inizia a dare i primi passi. Dopo che abbiamo lavorato duro ci affidiamo alla vita perché come ha scritto un professore di economia   nella lavagna  l’ultimo giorno della cattedra  del mio ultimo anno di  università.

   
   “Qualunque cosa sogni d’intraprendere, cominciala adesso.                     L’audacia ha del genio, del potere, della magia”

                                                                                          Goethe

 Questa frase ha segnato in gran parte la mia vita. Credo veramente che sia così. Perchè credo tanto nella provvidenza di Dio.

Forse, questo estate riprendo “la via dell’artista” insieme ad altri libri, forse un giorno vi proporrò di fare questo percorso insieme a  me, forse per questo desidero tanto avere Flow Magazine in Italiano, perché credo fortemente che la creatività possa cambiare e arricchire la nostra vita! Ed è da questa convinzione che inizieranno tutti i cambiamenti del mio blog, ma sempre circondata dal colore, come in questo mio angolo di paradiso, una piccola stanza nel giardino che si è trasformata nel mio mondo! STY TUNED

que tengas un lindo dìa
 God bless you
Anabella 
my washi tape
xoxoxo

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  1. Grazie per aver condiviso tutto ciò!

    1. Grazie per passare sempre di qua, è bello sapere che ci sei d'altra parte
      que tengas un lindo dìa
      Anabella

  2. Ana, ho iniziato anche io quel libro tempo fa e mai finito… anche io vivevo nei colori e nella creatività di una nonna sarta e pittrice di una mamma con le stesse doti e di un papà dirigente di giorno e falegname e costruttore il resto del tempo. Hai ragione queste cose ti cambiano, poi la vita ti porta a dimenticare ma solo lavorando su sé stessi si riesce a ritrovarsi. Un abbraccio forte

    1. Sai, cara amica, mi è piaciuto tanto scrivere questo post, perché senza saperlo è stato un bellissimo viaggio nel tempo! Ma è bellissimo arricchirmi adesso con le vostre storie, con i vostri racconti, mi rendo conto che tutti abbiamo avuto una infanzia speciale, che voglia di vederti ed è stare un po insieme!!

  3. Interessante e sempre bello leggerti, specie del tuo inizio. Forse questo libro serve anche a me, per decidere effettivamente cosa fare e come muovermi. Grazie

  4. Quanto hai ragione, sai? E' proprio così, come scrivi. Grazie! 🙂

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